lunedì 22 agosto 2011

TALES FROM THE ROAD - Tales From The Road

Informazioni
Gruppo: Tales From The Road
Titolo: Tales From The Road
Anno: 2011
Provenienza: Enna, Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: Jamendo - Facebook
Autore: Fedaykin

Tracklist
1. The Jerk
2. Leaving
3. Pennies
4. Taquina

DURATA: 16:32

Il caso ha voluto, agendo per mano di amicizie comuni, che mi imbattessi qualche tempo fa in questo interessante progetto ennese ai suoi esordi, i Tales From The Road, che con questo EP, distribuito gratuitamente tramite la piattaforma Jamendo, pongono le basi per quello che sarà il loro primo full, ovvero, stando alle parole del frontman Sergio Beercock, autore di musica e testi, un ambizioso concept album.
Dopo aver speso cinque minuti buoni a scorrere con lo sguardo la bella copertina, un’artistica illustrazione di Gianluca Cannarozzo che vedrei davvero bene a decorare la cover di un buon vecchio vinile (chissà, magari un giorno, se il gruppo farà fortuna...), devo dire di aver ascoltato con molto piacere le quattro tracce che compongono questo EP: si tratta infatti di poco più di un quarto d’ora di musica dal sound spiccatamente americano, che si ritaglia uno spazio proprio traendo spunto da varie influenze blues, rock, country e psichedeliche, amalgamandole con spontaneità e dando vita ad un’opera acustica dai toni pacati e dalle luci soffuse, sufficientemente diversificata e, soprattutto, estremamente godibile.
Apre le danze "The Jerk", pezzo piuttosto rockeggiante, in cui viene immediatamente messo in evidenza uno dei lati che dona maggior pregio a questa release, l’aspetto vocale: se è vero che è molto gradevole e di stile il sottofondo strumentale che il quartetto mette sul piatto, è altrettanto vero che la voce di Sergio, potente, intonata e dal timbro interessantissimo, è una delle più grandi risorse che i siciliani hanno a disposizione; peraltro è ottimo il feeling che lo stesso ha con la lingua inglese, dando maggior credibilità ai meccanismi del disco. La opener scorre liscia nei suoi quasi quattro minuti, mostrando una certa naturalezza compositiva, per lasciare spazio alla più tranquilla e poetica "Leaving", in cui l’accompagnamento acustico, inizialmente isolato nel fare da sfondo ad un’altra ottima prova del cantante, viene gradualmente arricchito dalla chitarra di Giuseppe Rizza e dal basso di Peppe Cammarata, fino a culminare in un assolo finale, molto pulito e aggraziato. La successiva "Pennies" è un pezzo strano, se visto nell’ottica di un EP, sembra quasi una splendida canzone incompleta, di cui è presente solo la prima strofa; probabilmente sarà più chiaro il suo ruolo di intermezzo se verrà inserita nel già accennato full-lenght di cui siamo in attesa. A concludere l’album, un lungo viaggio esclusivamente strumentale, "Taquina", in cui all’immancabile chitarra acustica, nel ruolo di pilota, si aggiungono lentamente gli altri strumenti, sino a dar vita ad una creatura atmosferica, psichedelica, vagamente progressive e dal fascino settantiano, che avanza con disinvoltura, quasi potesse trascinarsi all’infinito; verso la fine si unisce, a completare l’insieme, anche una delicata linea vocale ad opera di Sabrina Sproviero, ciliegina sulla proverbiale torta.
Nel complesso possiamo parlare di un lavoro concepito e messo insieme con delicatezza e attenzione ai dettagli, prodotto peraltro in modo estremamente dignitoso: i suoni sono puliti e raramente mancano di bilanciamento, e soprattutto nelle tracce d’apertura e di chiusura è apprezzabile lo sforzo di dare un tono vintage senza marcarlo eccessivamente, in modo particolare nella scelta delle trame di tastiera, a cura di Andrea Mazzola. "Tales From The Road" è quindi un prodotto che chiunque può apprezzare, magari non troppo originale e avanguardistico, ma sicuramente composto e suonato bene da un gruppo che mette in mostra del talento; credo che sia opportuno dare una possibilità a questa emergente realtà nostrana, anche in virtù della totale gratuità del disco, che d’altronde è appena un breve assaggio di ciò che gli ennesi sanno fare. Non possiamo che restare sintonizzati nell’attesa di quel famoso concept!

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