domenica 27 marzo 2011

LOST SHADE - Rueckkehr Nach Asgard


Informazioni
Gruppo: Lost Shade
Anno: 2010
Etichetta: CCP Records
Contatti: www.myspace.com/lostshade
Autore: Mourning

Tracklist
1. Landung
2. Auf In Die Schlacht
3. Feuersturm
4. Seit Jahren Prophezeit
5. Lokis Racheschwur
6. Der Sonne Entgegen
7. Raecher Der Goetter
8. Anbruch Einer Neuen Zeit
9. Nordkrieger
10. Die Hoehle
11. Rueckkehr Nach Asgard
12. Run Runaway (Slade Cover)

DURATA: 59:23

Non so quale motivo abbia spinto i teutonici Lost Shade a virare verso il filone viking data la natura raw black con cui avevano deciso d'iniziare il proprio percorso musicale, fatto sta che in entrambi i casi le carenze sono evidenti ma non devastanti.
Il secondo album, "Rueckkehr Nach Asgard", non potrà di certo ancora competere con i nomi affermati del genere e purtroppo non possedendo né grinta, né personalità si ritrova nel limbo del "vorrei ma non posso".
Con questo non voglio dire che sia un disco da prendere e depositare senza ascoltare perché il risultato è sin troppo scadente, c'è del buono nel lavoro del trio tedesco: hanno una discreta conoscenza dello stile, i pezzi per quanto standard in alcune occasioni riescono a tirar fuori qualcosa di piacevole vedasi "Feuersturm", "Raecher Der Goetter" e "Rueckkehr Nach Asgard" che fra sezioni strumentali e piglio elementare fanno sì che si possano apprezzare, a loro andrebbe aggiunta la cover degli Slade "Run Runaway" discreta ma che esule dal contesto è già di per sè un in più.
E' il rimanente del platter a offrire una prova deficitaria, i problemi risiedono nell'impostazione troppo stereotipata con cui si espongono e nella voce di Holger più adatto a interpretare linee di norse black (anche se non eccellente come timbro) che supportare una visione così epica e ricercante forti dose atmosferiche.
Queste due pecche incidono la prima sul dinamismo e coinvolgimento ridotto all'osso, la seconda su una difficile connessione anche come stato d'animo con i pezzi che vanno in rotta di collisione con la prestazione del singer.
Quello che sembra esser evidente è che i Lost Shade siano adesso dinanzi a un bivio, incastrati fra la forma primordiale con cui hanno mosso i passi d'avvio del progetto e la sua evoluzione che sta tentando di venir fuori in un modo o nell'altro.
Tenendo conto di una produzione non male che mostra perlomeno una certa cura e che correggendo in corsa la direzione intrapresa scegliendone una definitiva la situazione potrebbe nettamente migliorare, non mi resta che augurar loro che in futuro ripartendo dall'esperienza concretizzata con "Rueckkehr Nach Asgard" possano effettuare un deciso step in avanti, la volontà e la passione non mancano, tocca farle fruttare.

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