domenica 20 marzo 2011

DRAUGNIM - Horizons Low


Informazioni
Gruppo: Draugnim
Anno: 2010
Etichetta: Spinefarm Records
Contatti: www.myspace.com/draugnim
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Last Of Kin
2. Fear And Fey
3. One Of Lost
4. Shunned Wanderer
5. Cursed The One
6. The Weeper's Way
7. Bastion

DURATA: 50:11

I finlandesi Draugnim sono una di quelle band che fa della coerenza e fedeltà di pensiero e proposta i punti cardine, attivi ormai da poco più di una decade, dopo una sfilza di demo e il debutto "Northwind's Ire" datato 2008, è giunto il momento di dare un seguito al lavoro sinora svolto, è stato quindi rilasciato a ottobre del 2010 il secondo album intitolato "Horizon Low".
Chi ha avuto il piacere d'ascoltare il primo disco si troverà in cuffia o nello stereo un fratello maggiore più maturo e austero, il pagan/black di cui sono fautori non si sposta di una virgola dalle basi da cui è stato sorretto sinora con le uniche varianti tese a trasmettere un sentore crudo e vibrante delineato da una crescita dell'intimismo più riflessivo e annerito.
Nulla manca se messo a paragone con il precedente, la vena epica nei cori e il modo possente d'imporsi delle tracce sono rimasti invariati, sfruttano però il pregevole intarsiare che un velo grigio scivolandovi sopra espande, probabilmente il difetto del deja vù potrebbe all'inizio farvi stentare nel rimetterlo su, è anche vero però che tracce come l'opener "The Last Of Kin", "Fear And Fey", "Shunned Wanderer" e "Cursed The One" sapranno farsi apprezzare da chi è appasionato fruitore dello stile.
I brevi momenti acustici e un uso del synth non ostentato sono attimi che aiutano a enfatizzare l'emotività spiccata di "Horizon Low" che scorre placido come un fiume nel suo letto, forse qualche scossone e scelta "azzardata" avrebbero dato la possibilità di saltare ogni tanto lo steccato dei canoni a cui fa riferimento, è altrettanto corretto pensare però che la coerenza dimostrata negli anni abbia fornito tramite queste sette canzoni l'ennesima conferma di come i Draugnim non seguano mode del momento e non si vogliano assolutamente svendere.
Il trio dovrebbe esser ormai cosciente d'aver talento e il non voler strafare, prova n'è anche una produzione che evita una pulizia sterile e perfettina presentandosi sottoforma di una via di mezzo che permette all'animo verace di fuoriuscire prepotentemente, potrebbe rappresentare un' ulteriore riprova di coscienza stilistica.
Non ci sono novità e chi avesse atteso notizie simili dai Draugnim rimarrà deluso, metta da parte le false aspettative e si goda un platter, "Horizons Low", di quelli che ti fa ancora pensare che la vocazione per certa musica ti nasca da dentro e non ci siano label o tendenza che la possano fabbricare artificialmente, la differenza fra questo e le molte versioni plastificate del genere che girano sul mercato la fa il feeling emanato, qui ce n'è da vendere.

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