lunedì 14 marzo 2011

ANGER WHITHOUT REASON - The Blood That Fills The Grail


Informazioni
Gruppo: Anger Without Reason
Anno: 2011
Etichetta: Autoprodotto
Contatti www.myspace.com/angerwithoutreason1
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Blood That Fills The Grail
2. On Night-Black Wings
3. Inside
4. Older
5. Shadows
6. No Right To Bear Arms
7. The Madness Inside
8. Bleeding Out
9. Blood Reprisal

DURATA: 30:27

Nel 2010 avevamo incrociato i britannici Anger Without Reason con il debutto "Rage", album uscito nel 2009 che testimoniava come l'underground avesse ancora alfieri capaci di portare avanti un progetto senza timore.
Il thrash/hardcore del quartetto inglese è old school sino all'osso e persegue quel tipo di sentiero, nessun compromesso a tendenze moderne, coretti catchy o qualsiasi altro tipo di sputtanatura vi possa passare per la testa, si notano le influenze di gruppi come Crucifix, Black Flag, Cro-Mags e perché no qualcosa dei Discharge senza troppi problemi, non può far che piacere sentirla anche solo nominare gente simile.
Anno 2011, secondo capitolo intitolato "The Blood That Fills The Grail", stessa grinta, stessa rabbia e produzione minimale ma che definisce discretamente l'operato strumentale.
I quattro mantengono intatte le caratteristiche che avevano dato vita al disco precedente, c'è l'animosità del thrash in brani come l'opener, "On Night-Black Wings" e "Older" (simpatica l'entrata orientaleggiante che con la dovuta distorsione e aumento di velocità si tramuta nel riff portante), l'approccio punkeggiante incalzante che domina la scena in "Shadows" e "No Right To Bear Arms" e aggiungono una vena riflessiva e più intima dai toni scuri e quasi darkeggianti in alcuni momenti in pezzi quali "Inside", "The Madness Inside" e "Bleeding Out" (negli attimi di quiete ricorda le soluzioni ambientali usate dagli Slayer di "Divine Intervention"), soprattutto la seconda dell'ultimo trio sembra possedere un'anima di derivazione post/punk che seppur alla lontana mi riporta alla memoria gente come i Bauhaus dal punto di vista atmosferico, strano ma al tempo stesso interessante come esperimento.
Gli Anger Without Reason sono compatti, incisivi quando affondano il colpo, sfruttano soluzioni alle volte elementari per dare il meglio e il fatto che riescano nell'arrivare da loro ragione, certo non tutto è oro ciò che riluce, Fraser ad esempio quando esegue le liriche nella classica impostazione roca rimembrante il signor Cronos è perfetto, nel momento in cui decide di alternarle con quelle dove cambia nota alzando di tonalità le sbavature ci sono e si sentono, vedasi "Inside".
C'è da dire che il modo in cui si porgono all'ascoltatore è vivido, privo di filtri, si percepisce la passione nel farlo come se si fosse in sala prove con loro mentre stanno arrangiando i pezzi, questo fa sì che personalmente non faccia troppo caso alle imprecisioni che del resto con un po' di volontà e attenzione si potranno limare sino a eliminarle.
Con "The Blood That Fills The Grail" confermano d'esser in buona salute e pronti a farvi divertire live, vi auguro vivamente d'incontrarli sulla vostra strada on stage, dev'essere parecchio divertente una serata in loro compagnia.
Se avete bisogno di scapocciare e rilassarvi con un po' d'alcol dopo una brutta giornata ci vuole un disco che sappia alternare momenti scatenati ad altri più "tranquilli" per sorseggiare la "bionda" (o decidete voi cosa), gli Anger Without Reason il problema ve lo risolvono.

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