lunedì 21 febbraio 2011

STEORRAH - An Eroticism In Murder


Informazioni
Gruppo: Steorrah
Anno: 2010
Etichetta: Sleepcastrecords
Contatti: www.myspace.com/steorrah
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro: Ex Obscuritas
2. Arboretum
3. An Enigma In Semiotics
4. Merely An Interlude
5. Sundials (An Eroticism)
6. Sindials
7. Renaissance
8. Whitsun, Bloody Whitsun
9. Elaine‘s Song
10. Bright‘s Disease
11. Outro: Ad Obscuritas

DURATA: 01:01:36

Il death nella forma progressiva è divenuto anno dopo anno sempre più qualitativamente valido e copioso come numero d'uscite, la corrente opethiana o di richiamo al sound di Akerfeldt e soci è quella fra le maggiori come seguito e di cloni e gente che ci marcia su se ne contano davvero tanti. C'è chi ci riesce bene mettendoci anche una propria personalità e fra questi Stone Circle, Iron Thrones e Pressure Points sono quelli che ho apprezzato e che ritengo possano in un futuro avere delle buone carte da giocare per ritagliarsi uno spazio all'interno di un panorama ormai saturo e ultracompetitivo, a questi nomi adesso posso aggiungere quello dei teutonici Steorrah, monicker nuovo ma vecchie conoscenze della scena nazionale dato che i musicisti sono ex o membri di act quali Agathodaimon, Decision To Hate, Hadean e Infinite Horizon.
Suonano indubbiamente attingendo e muovendosi su canoni conosciuti ma, analizzando e sviluppando i pezzi del debutto "An Eroticism In Murder", con una propensione dirigente su un assetto groovy e che allarga notevolmente lo spettro delle soluzioni estrapolate dalla corrente post, dalla dilatazione tendente al doom in seppur brevi frangenti non dimenticandosi delle parti jazzate che fanno sempre comodo per mettere in mostra un pizzico di tecnica ben posta al servizio delle tracce.
Sembra stia parlando di un capolavoro vero? In effetti le basi ci sarebbero tutte, abbiamo una scelta sonora chiara, canzoni coinvolgenti che riescono a colpire per motivi diversi, "Sindials (An Eroticism) ricorda molto lo stile "Watershed", la visione jazzy di brani come "An Enigma In Semiotics" e "Whitsun, Bloody Whitsun" esalta l'estro delle sei corde, l'abilità pianistica del batterista Christian Schmidt che viene a galla prepotente nella breve e rilassante "Renaissance" e un finale decisamente toccante fatto di chitarre acustiche, piano e voce in "Bright's Disease" farebbero pendere la bilancia verso un sì senza troppi ripensamenti, purtroppo c'è il però e non lo si può evitare.
"An Eroticism In Murder" fila alla grande, è suonato e interpretato vocalmente ottimamente manca però di spessore o meglio è la produzione che risulta troppo moscia, non spinge, è delineata, ogni strumento ha la propria visibilità chiara e cristallina ma quando si tratta di dare quella marcia in più cercando di sfondare il muro che li divide dall'aver prodotto una buonissima prima prova all'aver dato luce invece a un discone della madonna, ecco che sembrano avere il freno a mano inserito soprattutto il comparto chitarre sin troppo sottile.
Tirando le somme gli Steorrah hanno mosso il terreno intorno a loro in maniera convincente e pur volendo andare oltre quell'unica pecca purtroppo non le si può passar sopra, hanno prodotto un album che vale la pena di possedere e ascoltare più e più volte, il futuro continuando in tale direzione potrebbe divenire roseo e perché no, ricco di soddisfazioni, non ci resta quindi che attendere una conferma magari a breve termine, nel frattempo possiamo sempre rimetter su ancora una volta "An Eroticism Murder", fans di Opeth et similia non perdetevi questo lavoro.

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