lunedì 21 febbraio 2011

RED ONIONS - Diario Di Un Uomo Qualunque


Informazioni
Gruppo: Red Onions
Anno: 2010
Etichetta: Red Onions Records
Contatti: www.redonions.it - www.myspace.com/redonions
Autore: Mourning

Tracklist
1. Prologo
2. Diario Di Un Uomo Qualunque
3. Numinosa Diagnosi
4. Night Time Blues
5. Epitaffio Per La Prima Morte Di Un Sogno
6. Paesaggio Notturno
7. Ricordo Di Bimba
8. Serpenti
9. Occhio Del Giorno
10. Disarmonico Allegro
11. Epilogo

DURATA: 1:01:26

"Diario Di Un Uomo Qualunque" è l'album di debutto dei Red Onions, i rocker nostrani sono una di quelle formazioni che non ama le barriere, i recinti in cui chiudersi, amano viaggiare e lo fanno portando in musica non solo la passionalità del rock più puro ma inserendo una forte componente progressiva e psichedelica e una introspettività cantautorale che elevano la musica a un livello superiore.
Gli undici capitoli del disco s'inanellano uno dopo l'altro componendo il racconto di un uomo come tanti, come tanti diviso tra gioie e dolori, tra pensieri illuminanti e oblianti ed un saliscendi di emozioni capaci di farlo puntare alle vette più alte e spingerlo nel baratro repentinamente.
L'art rock è qualcosa che ti permette con le note di andare ben oltre il vissuto musicale del momento proiettando una serie d'immagini che diventano nitide a seconda del feeling che si viene a ricreare, è questa l'arma in più del platter.
Le tracce sono molto piacevoli all'ascolto e con rimandi netti a formazioni storiche del panorama british seventies ma preferirei ricordare qualcuna delle nostrane che i più giovani probabilmente conoscono poco come i Rovescio Della Medaglia e i Raccomandata con Ricevuta Di Ritorno che si mescolano con il cantautorato nostrano di un De Andrè e di gucciniana memoria, si nutrono di una natura dinamicamente accattivante e che sa alternare toni grevi e melancolici ad altri adrenalinici e caratterizzati dalla spinta del rock più elettrico.
La sezione ritmica fornisce quei cambi di tempo e quelle variazioni sul tema che permettono ai brani, indisturbatamente intenti a costruire i tasselli del percorso, di divincolarsi in direzioni che si venano di blues come accade in "Night Time Blues", vogliose di delirare per ciò che si è perduto in "Epitaffio Per La Prima Morte Di Un Sogno", di mostrare una carnalità primordiale in "Paesaggio Notturno" portando poi alla ribalta gli estremi legati alla dolcezza "fischiata dal vento" coperta da un velo di tristezza in "Ricordi Di Bimba" e alla malsana scala di potere e arrivismo che ci narra "Serpenti".
I Red Onions sono dei menestrelli che con una serie di riff convincenti, buoni assoli e la spiccata abilità di chi sa mettersi attorno a un fuoco (fantastica l'essenza tribale racchiusa in "Occhio Del Giorno") esprimendo con la semplicità di un bambino e la maestria di uno sciamano i propri pensieri ci portano all'interno di un mondo che è quello della vita di ogni giorno fatta di gioie e dolori.
Musicalmente c'è tanto da apprezzare in "Diaro Di Un Uomo Qualunque" e qualche sbavatura dietro al microfono non può di certo mettere in discussione la prova di musicisti che han tanto da dire.
Da appassionato di metal quale sono, devo dire che ascoltando quest'album ho avuto l'impressione (e non solo) che quel finire d'anni Settanta che avrebbe alimentato il fuoco della NWOBHM e certe soluzioni care a gente odierna che guarda indietro con la vivida passione d'un tempo, vedasi i menestrelli Slough Feg, siano affini al sound proposto dai Red Onions.
Consiglio quindi "Diario Di Un Uomo Qualunque" sia agli appassionati del rock ricercato, sia a chi, magari non digerendo in pieno il filone, è amante delle sonorità metallizzate vive e gode di quel periodo d'oro della terra d'Albione, potrebbe rimanerne sorpreso.

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