lunedì 21 febbraio 2011

ARCHIMAGE - In Majestic Silence


Informazioni
Gruppo: Archimage
Anno: 2011
Etichetta: Danger Marked Agenda
Contatti: www.myspace.com/archimagehorde
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Solstice Of Winter
2. Thoughts On Deathbed
3. Unholy Pilgrimage
4. Drown In Pitch Black Darkness
5. The Dark Glory Of Quietus
6. The Hermit
7. Suffer The Aeon
8. Towards Eternity

DURATA: 48:42

"Raw & Cold", questi due aggettivi basterebbero per riassumere la prova degli Archimage, i finnici, ormai in attività da più di un lustro, arrivano nel 2011 a tagliare il traguardo che ci consegna la prima uscita di spessore, il full "In Majestic Silence".
Appartengono al filone classico, richiamano l'old school black metal senza mezzi termini, produzione decisamente cruda, chitarre sature e tante sfuriate repentine in velocità che rendono incalzanti i brani.
Non c'è nulla di nuovo nel sound proposto nelle otto tracce, è un disco fondamentalista che si basa sugli albori e quanto già scritto in passato viene interpretato seguendo le lezioni dei grandi, questa potrà esser valutata come pecca per alcuni o piacevole dimostrazione di coerenza per altri, fatto sta che il trio composto da Prophetheus Evil (voce e chitarra), O. Sirius (batteria) e Hastur (basso) formalmente non mostra grossi difetti.
C'è sicuramente da apportare qualche modifica allo schema compositivo delle canzoni, la troppa omogeneità del platter tende ad appiattirne i toni, non basta solo il lasciarsi andare in sfuriate di blast, al contrario è proprio nei momenti in cui la formazione si allontana da quelle modalità a trovare la quadratura del cerchio.
Le melodie e le parti in cui figura la presenza dell'acustica non fanno che venire loro incontro, evitando quell'ostinarsi nelle infruttuose corse.
Dando invece spazio più ampio alla monoliticità dei mid-tempos farebbero acquistare una propensione non dico personale ma neanche ricalcante in maniera forzata lo stampo d'altrui fattura.
Brani come "Thoughts On Deathbed", "Unholy Pilgrimage", la lunga e ben assemblata "Suffer The Aeon", il breve strumentale "The Hermit" e parte della quarta in scaletta "Drown In Pitch Black Darkness" regalano spunti piacevoli e il prospettare migliorie future non è quindi utopia, del resto il lavoro svolto per quanto canonico brutto non è, ha nella voce di Propheteus Evil e nella passione messa in mostra le armi vincenti, queste doti e ciò che di valido si è ottenuto con questo step importante potranno essere di buon auspicio per le prossime uscite.
Per ora non posso far altro che consigliare l'ascolto di "In Majestic Silence" esclusivamente ai perennemente affamati di tale tipologia di dischi, troveranno pane per i loro denti.

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