lunedì 17 gennaio 2011

TRANSCENDING BIZARRE? - The Misanthrope's Fable


Informazioni
Gruppo: Transcending Bizarre?
Anno: 2010
Etichetta: Dissonart Productions
Contatti: www.myspace.com/transcendingbizarre
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Misanthrope's Fable
2. The Beginning
3. Realizing The Blindness
4. Envisaging The Ideal Planet
5. The Murders Of The Young Ones
6. The Empire Of Mind
7. Descarte's Wrath
8. Broad Daylight Misanthropy
9. the Return To Nothingness

DURATA: 46:12

Annata ricca questo 2010 per quanto concerne il panorama avanguardistico e sinfonico, non sono mancati di certo gli album di valore, le ultime uscite di act quali Vulture Industries, Solefald, A Forest Of Stars, Morowe e Pensées Nocturnes mi hanno allietato non poco, a queste posso aggiungere, e lo faccio con piacere, il terzo capitolo dei greci Transcending Bizarre?.
La formazione, nata con il nuovo millennio e purtroppo colpita dalla grave perdita del produttore, batterista e tastierista S.A. Sakis venuto a mancare prematuramente (comunque presente nel disco che a lui è stato dedicato dai compagni d'avventura), proviene da una delle scene che ha fatto della sperimentazione e del provare a guardare sempre oltre il recinto dei generi per classica nomea un vanto, band come Septic Flesh e Rotting Christ in tal senso insegnano.
Come dicevo nelle righe poco sopra, "Misanthrope's Fable" è il loro terzo atto ed è arrivata con esso anche la consacrazione definitiva a realtà di estremo valore, l'album unisce le qualità migliori dei full precedenti, "The Four Scissors" e "The Serpent's Manifolds", facendo del lato sinfonico e della psichedelia malevola fondamenta del passato su cui installare la malsana vena horrorifica che incarna il concept da incubo su cui è imperniata la struttura di questo platter.
Punti in comune per quanto concerne il campo atmosferico e le soluzioni sonore si possono riscontrare con due delle band già citate in testa, è facile infatti accomunare alcuni spunti alle scelte dei norvegesi Vultures Industries e non è un caso che Bjørnar Erevik Nilsen, singer di quest'ultimi, partecipi in una delle tracce più riuscite, "The Empire Of Mind", mentre il comparto sinfonico e la decadenza malevolmente circense potrebbero ricordare il grottesco e visionario lavoro di Vaerohn, basterebbe già questo per acquistare il platter.
Per nostra fortuna c'è ancora tanto da sviscerare, le canzoni sembrano galleggiare in un mare fatto di vibrazioni elettroniche, di fughe melodiche inaspettate, di coralità deviate encomiabilmente eseguite dal Rontidis Theatre Children Choir, non rinunciando a far sentire anche la parte più decisa e aspra del metal.
Assoli che spuntano quando meno te l'aspetti, batteria che varia le ritmiche assecondando con gusto l'incedere sinfonico, accompagnandolo e adescando l'ascoltatore in vortici brevi ma possenti e la voce di Kotzak che muta continuamente il suo approccio fanno di "The Misanthrope's Fable" una casa degli orrori, sì avete capito bene, quelle in cui qualsiasi porta uno spalanchi per fuggire ciò che si ritrova dinanzi non è altro che terrore e sgomento.
Sia con il modo più naturale e semplice nella formula di una "The Beginning", sia nella più complessa e avventurosa "Envisaging The Ideal Planet" l'incontro con l'inquietudine destabilizzante e perpetua che scaturisce dalle varianti applicate non permette rilassamento o distrazione, se si vuol fuggire il mantenersi vigili è l'unica via di fuga possibile (sempre che si riesca).
Tutto è il contrario di tutto, i momenti di calma apparente non v'ingannino, l'instabilità mentale si riflette in ogni frangente musicale, dal semplice "la la la" ossessivo del coro, alle mille e più sfaccettature che s'incastrano, smontano, scompaiono e riprendono forma grazie a un riffing dinamico capace di un'esposizione realmente ad ampio raggio e dal sopraffino lavoro svolto dal trio Haris, Theoharis e Dim in fase di arrangiamento dei brani.
La fine dei giochi arriva con "The Return To Nothingness" e la voglia di fargli fare l'ennesimo giro nello stereo è davvero tanta, ancor più se questo viaggio è coadiuvato dalla lettura dei testi e da un artwork che rispecchiano al 100% quella che è l'appartenenza oscura del sinfonismo d'avanguardia di casa nei Transcending Bizarre?.
Non so che altro aggiungere, le disquisizioni tecniche su di un album come "The Misanthrope's Fable" sono quasi inutili, è prodotto con cura, data la pulizia e la tipologia di proposta così particolare non avrei potuto lontanamente pensare tale punto venisse preso sottogamba, la Grecia si conferma ancora una volta la terra nella zona sud della nostra Europa che meglio si difende in questo campo offrendo lavori di pari valore a quelli nord europei.
Fine del 2010 ed ennesima gemma quindi, fan dell' avantgarde non lasciatevi assolutamente scappare quest'album, i Trascending Bizarre? amano andare oltre, se anche voi siete della stessa idea, l'acquisto è un atto doveroso per accrescere la vostra cultura musicale, in casi come questo possederlo in mp3 è più che un reato, è un affronto.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute