lunedì 10 gennaio 2011

BUTCHER - Welcome To The Night


Informazioni
Gruppo: Butcher
Anno: 2010
Etichetta: Inferno Records
Contatti: www.myspace.com/butcherusa
Autore: Mourning

Tracklist
1. Full Moon (Prologue)
2. The Dark
3. King Of The Hill (Coven)
4. Battleaxe (Coven)
5. Shockwave
6. Silence
7. Wreck 'N' Ball
8. Halloween
9. Gates of Hell
10. Your Own Enemy
11. Days Of Troy
12. Welcome To The Night
13. Sunrise
14. The Awakening - A Grim Reality (Epilogue)

DURATA: 57:01

Che sia stato un anno di rientri questo 2010 è cosa innegabile, sono resuscitati anche i Butcher, la band statunitense, già dal passato travagliato e dalle varie morti e resurrezioni, era fuori dalla scena dal 1996 quando diede alle stampe il debutto "Iron Tiger".
Quasi tre lustri per tornare in attività con una formazione totalmente rinnovata che vede il solo bassista/cantante Stone Age fra i membri di quella line-up, è adesso affiancato in questa rinata avventura da Joel Myers (chitarra), Gary Sheenan (batteria) e dalla singer Lil Tang che cura anche l'aspetto legato ai synth e alle percussioni.
Suonano old e lo fanno tenendosi strettamente ancorati alle radici più calde e passionali dell'heavy metal, "Welcome To The Night" è genuino e coinvolgente quando spinge nella direzione metallica con pezzi fantastici quali "King Of The Hill" e "Battle Axe", quando dannatamente pesta con una pesante "Wreck'N'Ball" e mette in mostra le qualità delle linee di basso di "Halloween", sono questi i capitoli più interessanti del lotto di ventisei tracce che contiene purtroppo altri due - tre brani piacevoli come "Gates Of Hell" e "Days Of Troy" che non apriranno nuove vie o modi alternativi di comporre ma suonano metal fino all'osso.
Nominavo in antecedenza i riempitivi, sì in quest'album ci sono troppi episodi messi lì a far numero, nella tracklist soprastante vengono evidenziate solo quelle che numericamente danno forma e senso al disco, in realtà contando spezzoni da radio e segmenti live si ha una lista che in totale conta ventisei canzoni, tredici interventi, di cui nove infilati fra quattro pezzi, non che alla fine pesino più di tanto sul giudizio finale che è positivo.
Il platter scorre bene, è prodotto discretamente e possiede una prestazione strumentale e vocale che in entrambi i casi si fa rispettare, sia Stone Age che Lil Tang svolgono il loro mestiere con cuore e passione che trasuda, perché inframezzare le canzoni con così tanta inutilità?
L'allegato con la presentazione della band parlava di un approccio nonsense da parte di veterani del metal, sarà questa quindi la parte a cui si riferiscono? Il quesito rimane irrisolto almeno per il sottoscritto.
Detto ciò, è innegabile che i tradizionali ascoltatori di heavy classic troveranno in materiale per le proprie orecchie, avessero pubblicato "Welcome To The Night" con la scaletta sovrastante non avrebbe fatto nessuna differenza, tasto "forward" premuto e si passa on air unicamente ciò che è utile a risvegliare il battito metal, il resto lo si può accuratamente evitare.

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