lunedì 31 gennaio 2011

BLACK HORIZON - The Choice


Informazioni
Gruppo: Black Horizon
Anno: 2010
Etichetta: Pervade Productions
Contatti: www.myspace.com/blackhorizonmetal
Autore: Mourning

Tracklist
1. Mr Chrabloonzki
2. Bastard
3. Time
4. Did You See It?
5. The Choice
6. Silence
7. Réagis
8. On The Battlefield
9. The First Door
10. Tower
11. Aurora

DURATA: 54:57

Lenti nel carburare, che altro dire di una band che nasce nel 1991 e da alle stampe il proprio debutto nel 2010? Se la son presi comoda ma se è il risultato quel che conta i francesi Black Horizon mi sa che han fatto proprio bene.
Dopo un paio di cambi di monicker dapprima Burst Rats, poi Half Breed, è nel 1998 che assumono l'identità che mantengono viva tuttora, un paio di demo e l'ep "This Is My Enemy" nel 2005 gettano le basi su cui impiantare le idee per l'album che ha avuto luce a marzo del 2010 intitolato "The Choice".
Heavy metal classico, solido e che fa riferimento ai soliti noti Judas Priest, King Diamond, Helloween, Rage, Iron Maiden ma che in certe occasioni rimanda anche a band come i Blitzkrieg e qualche spunto sembra uscire dalla mente dei Black Sabbath (ascoltate la parte iniziale di "On The Battlefield" per capire cosa intendo), non ci troviamo dinanzi quindi nulla di nuovo ma che se viene proposto con perizia, grinta e una combinazione songwriting e istintività solistica funzionale e ispirata produce un lavoro al di sopra delle aspettative.
La derivazione dagli act nominati è palesata, è un tributo al periodo d'oro che non viene sicuramente celato, l'intento del combo transalpino è suonare il genere che ama e lo fa mettendo in mostra di possedere le carte in regola, ci sono i ritornelli da intonare vedasi "Time" e "Bastard", le cavalcate che hanno reso celebre la "vergine di ferro" in "On The Battlefields", assoli dal piglio determinato, incisivo e chitarre che duellano in una emozionante "Tower", c'è tanto di cui cibarsi.
Gli attimi più riflessivi vengono esaminati da "Silence", si nota un leggero cambio di rotta verso lidi a cui fanno riferimento divinità come i Queensryche, cito fra le ultime, anche se non sono di sicuro le ruote minori del carro, "Don't See It", intro pacato e animo combattuto che vien fuori scatenandosi in un crescendo Helloween/Maiden e il coinvolgente e conclusivo strumentale "Aurora".
Il cantato di Bruno non è sempre perfetto, impostazione che alle volte richiama Dickinson, altre Brian Ross, in alcuni momenti di "Silence" anche Geoff Tate, purtroppo le qualità vocali del ragazzo non sono eguali a quelle dei nomi citati, ci mette passione e la prestazione è più che onesta mostrando comunque d'esser battagliero, da rivedere solo le parti in cui tende a forzare più del dovuto.
Buono il lavoro svolto dietro il mixer da Achim Köhler (Primal Fear, Accept, Brainstorm, Sinner), la produzione rende chiaramente intellegibile la strumentazione e la voce, equilibrata è il termine che la rappresenta al meglio.
I Black Horizon con "The Choice" alimentano le voglie di quella schiera d'appassionati innamorati degli eighties e del metallo puro, mi sento quindi di consigliarvene l'ascolto, auguro alla formazione di trovare un'identità propria, con un pizzico di personalità e la caparbietà sin qui mostrata nulla vieta di pensare a un successore che qualitativamente sbaragli questo buon debutto.

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