lunedì 31 gennaio 2011

ARCANIA - Sweet Angel Dust


Informazioni
Gruppo: Arcania
Anno: 2010
Etichetta: Great Dane Records
Contatti: www.myspace.com/arcaniamusic
Autore: Mourning

Tracklist
1. Sweet Angel Dust
2. No End
3. Memento
4. Leave My Mind
5. Against My Fear
6. As We Fall
7. Interlude
8. This Man Failed
9. My Funeral

DURATA: 54:52

Non conosco il passato artistico dei francesi Arcania, ho ascoltato il teaser del disco inserito nel player di myspace e ho "rischiato" chiedendo loro di farmi avere una copia di "Sweet Angel Dust" in quanto le premesse mi sembravano buone.
Arrivato, finito subito dentro il mio lettore cd e via canzone dopo canzone si è rivelato essere un discreto lavoro quello che a distanza di un lustro è il successore dell'omonimo debutto.
Le influenze che confluiscono al proprio interno sono disparate, è evidente che il thrash Bay Area di Metallica e Testament faccia parte del background musicale e interpretativo dei brani ma si possono riconoscere facilmente inflessioni derivanti dal melodic death metal progressivo di gente come Dark Tranquillity e Opeth, una vena malinconica che sfiora il gotico in brevi frangenti, è alquanto vario e ben assemblato il platter.
Non è assolutamente semplice far convivere le soluzioni scelte, il rischio di creare un polpettone indigesto sin troppo carico c'era, per fortuna sono riusciti nel calibrare dando il dovuto spazio a ognuna delle caratteristiche avendo come risultato un lotto di canzoni più che discreto capaci sia di far scapocciare, sia di trasmettere emozioni, belle ad esempio le apparizioni delle sezioni acustiche in "As We Fall" e "This Main Failed".
Con "Memento" le dinamiche e la solistica rimandano direttamente ad Akerfeldt e soci dotato inoltre di un chorus trascinante, vi sono poi una fascinosa "Against My Fear", la scheggia impazzita "No End" e una "Interlude" breve strumentale dal gusto goth a mostrare le varie sfaccettature che gli Arcania sono in grado di offrire.
Due punti sono fondamentali per il sound di questi ragazzi, in primis la voce di Cyril Peglion innegabilmente heitfieldiana nelle parti aggressive quanto in quelle più delicate, ricorda il cantante dei Metallica nelle stagioni pre "Metallica" e questo non può che essere un bene, c'è qualche tratto derivante dal vocione di Chuck Billy ma il carattere predominante è quello di casa Four Horsemen, secondo ma non meno importante è l'attento, preciso e ben orchestrato compito svolto dietro le pelli da Olivier Chéné.
Il batterista non calca mai la mano, è presente al momento giusto con dei cambi non complicati ma efficaci, pesta quando se ne sente il bisogno assecondando tracce che fanno del loro esser vive emotivamente una delle qualità migliori.
L'unica pecca per il sottoscritto è legata agli attimi in cui dalla pura melodia si passa alla frenesia del thrash più sprint, in tal caso un lieve scollamento fra le due fasi è percettibile ma nulla che non si possa sistemare in futuro o con una maggior cura dell'arrangiamento, è realmente più che sporadica la sensazione.
Gli Arcania non sono facili da inquadrare e altrettanto semplice non sarà per chi è appassionato del genere nei canoni più standard e meno moderni trovarsi ad ascoltare un album come "Sweet Angel Dust", se si possiede però la voglia di andare affondo riscontrerete la passione di certe release anni Ottanta che è solo stata svecchiata e arricchita.
Una chance a un platter simile la si dovrebbe dare di norma, è di buona musica che si sta parlando, magari non vi colpirà subito ma non affossatelo dopo un solo on air, non è diretto, ha bisogno di vari passaggi prima di esplodere al massimo.

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