lunedì 22 novembre 2010

JOHNNY LOKKE - Promises And Lies


Informazioni
Gruppo: Johnny Lokke
Anno: 2010
Etichetta: Big Riff Rec.
Contatti: www.myspace.com/johnnylokke
Autore: Mourning

Tracklist
1. Accident Of One
2. Scarred For Life
3. Black Sunday
4. Heal Me
5. Promises And Lies
6. Burning The Wheel
7. The Next Revolution
8. Starchasers
9. Obsession
10.Virus
11.State Of Pain
12.Fly For Me

DURATA: 47:01

Il musicista statunitense Johnny Lökke è uno di quelli che si possono definire "fan" della vecchia guardia heavy, conosciuto questo mondo da ragazzino grazie a Kiss e Judas Priest si è innamorato della maniera più classica di dar vita al metal creando due progetti, questo solista che porta il suo nome dapprima in compagnia di un amico di vecchia data, il batterista Scott Goacher e un secondo, i The New Breed, sorti per raccogliere fondi per il collega che dopo aver subito un brutto incidente aveva l'anca rotta in tre punti diversi.
In totale con le due band sono cinque i lavori usciti antecedentemente a questo nuovo e intrigante "Promises And Lies", seppur siano passati cinque anni dall'ultimo, il cantante è in piena forma e mette sul piatto dodici pezzi di sano e salutare heavy metal che fanno da cornice alla buonissima prestazione che dietro al microfono Johnny ci regala.
Se è vero che gli uomini Priest Halford e Owens quanto Wade Black siano presenti nelle tonalità vocali che vengono espresse a più riprese all'interno dei brani, ho riscontrato parecchie affinità anche emotive con Jerry Cantrell, soprattutto nel riffing il progetto solista dell'heavy/grunger ha non poco in comune con l'animo di Lokke, ovviamente Johnny spinge molto di più sul pedale metallico.
L'album è di facile fruibilità, composto da canzoni dal piglio semplice e accattivante, "Black Sunday", Promises And Lies", "Starchasers" e la doppietta conclusiva "State Of Pain" e "Fly For Me" sono delle vere e proprie hit sia per la composizione piacevole e che ti rimane in testa, sia per una prova complessiva che porta una boccata d'aria fresca in un periodo dove le grandi band del passato, Iron e Priest in primis, stentano a offrire dischi che si possano lontanamente definire tali.
Supportato nel progetto in fase solistica da un ispiratissimo Carlos Arcay Fernandez chitarrista degli spagnoli Yidorah e alla batteria da Glen Lyons a sostituire Scot e occupandosi personalmente oltre che dell'aspetto vocale pure della chitarra ritmica e delle linee di basso, ciò che n'è venuto fuori è un onestissimo e godibile alla grande disco di metal vecchia scuola, le note iniziali del giro portante della titletrack sembrerebbero un richiamo magari non voluto alla "Sabbath Bloody Sabbath" di Iommi & Co. e più heavy classic di così si muore!
Johnny è tornato e "Promises And Lies" per gli appassionati delle sonorità eighties legate al "pure steel sound" è uno di quei platter che risolleva una giornata andata a male.
Per una volta non c'è forzatamente bisogno di guardare indietro, anche ai giorni nostri c'è chi si difende tirando fuori gli attributi.

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