lunedì 8 novembre 2010

GORGONEA PRIMA - Black Coal Depression


Informazioni
Gruppo: Gorgonea Prima
Anno: 2010
Etichetta: Naga Productions
Contatti: www.myspace.com/gorgoneaprima - www.gorgoneaprima.com
Autore: M1

Tracklist
1. Daylight Pollution
2. Blast Furnace
3. Corroded Landscape
4. Eclipsed By The Sun
5. Biomechanic Soul
6. Predestination Of Spectacular Being
7. 100 Years Of Industrial Burial
8. Digital Desire

DURATA: 40:49

E' il momento dell'assegnazione di alcuni promo di black metal e dintorni in redazione, faccio una capatina sul myspace degli a me sconosciuti Gorgonea Prima e la prima cosa che penso è: "ma si tratta di b-sides degli Aborym dei tempi di "Fire Walk With Us"? Oppure Nysrok è tornato in line-up?". Ovviamente scarto entrambe le ipotesi in quanto la coppia composta da Hogath (voce, chitarra, drum-machine, tastiere e samples) e Tyrael (chitarra, tastiere e samples) viene dalla Repubblica Ceca ed esordisce su Naga Productions.

"Black Coal Depression" come giustamente riportato dalla band è un disco di electro/industrial black metal in cui l'influenza della band principale di Fabban è palese, principalmente del periodo fra secondo e terzo album, anche se non riesce a raggiungere l'acidità dell'uno, nè la cinica e fredda violenza dell'altro ("With No Human Intervention"); marginali invece i richiami a Diabolicum e The Berzerker. La drum machine pompa ritmiche che sanno variare dalla velocità sparata a beat più pesanti che addirittura per pochi secondi nell'incipit di "Blast Furnace" sanno di gabber mentre per il resto hanno un gusto ebm; lo scream è adeguato alla proposta risultando molto simile a quanto proposto da Aborym ma senza i tocchi di genio di Attila o Prime Evil, da sottolineare però la prova volutamente sguaiata (da gruppo depressive/suicidal mi verrebbe da dire) in "Corroded Landscape", pezzo che beneficiando anche di voci pulite femminili si presenta come quello dai toni più avantgarde. Anche gli effetti, i campionamenti e i vari synth utilizzati richiamano il combo capitolino con atmosfere ora più cibernetiche, ora più spaziali.

Tutti i pezzi sono ben costruiti, cercando di proporsi coerenti col contesto generale ma anche ben individuabili e differenziabili, proponendo inoltre continui cambi di tempo e "clima" in una sorta di sali e scendi da tachicardia. Un appunto che mi sento di fare è che avrei gradito le sezioni aggressive e spinte davvero martellanti cioè ancora più veloci e violente.

Alla luce di quanto detto il verdetto finale su "Black Coal Depression" è positivo, i Gorgonea Prima hanno assimilato e riproposto in maniera adeguata le proprie influenze limitando per ora la personalità. Se in futuro riusciranno ad esprimere appieno questo fattore, caratterizzando la proposta musicale, calcando inoltre la mano sulle diverse atmosfere, potremo ritrovarci per le mani un gruppo da seguire con interesse.

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