lunedì 28 giugno 2010

M.I. RAILWAYS COMPANY - Untitled


Informazioni
Gruppo: M.I. Railways Company
Etichetta: Autoprodotto
Autore: Mourning

Tracklist
1.Killing Joy
2.Freezing Moon (Mayhem cover)
3.Bugs
4.Organs
5.The Blue Shoes Of The Muse
6.I Was Not (With) Them
7.A Wooden Child
8.Alone
9.Chamber Orchid-Stra

DURATA: 40:37

Film, follia, ossessione o solo un pensiero che rimbalza impazzito nella testa conducendovi chissà dove? Ho ascoltato tante volte "Untitled", ultimo (purtroppo) lavoro della band M.I.Railways Company e a ogni passaggio nel mio stereo le idee che precedentemente avevano balenato nel mio cervello venivano cancellate da altre nuove e tendenti in altra direzione.
Come una psicosi musicale infatti le tracce che ne formano il corpo s'impossessano di chi lascia loro libero passaggio addentrandosi e andando oltre quelle note alle volte solo pizzicate, altre accentuate con maggiore impatto.
Una schematica priva di logica che s'inquadra per decostruirsi l'attimo dopo e ricomporsi in maniera diversa ma sempre affascinante dopo ancora, i brani totalmente strumentali attingono da più generi, jazz, blues, qualche divagazione dal mood ambient, un tocco country/folk "The Blue Shoes Of The Muse" e una cover black metal "Freezing Moon" dei Mayhem inquietante quanto l'originale.
Ogni singolo rumore, ogni attimo in cui gli strumenti vengono strimpellati viene incasellato per creare un feeling unico, non credo possano esistere due persone che trovino un comune accordo sull'operato di questa formazione.
"I Was Not (With) Them" a esempio potrebbe rientrare piacevolmente nei canoni degli appassionati dello stile drone dove ridondanze continue supportate da un fruscio di base più o meno intenso s'impadroniscono della scena e anche in tal frangente la realtà possiede comunque due facce dato che la stessa canzone ha un lato quasi romantico che vien fuori prorompente dopo la sua metà grazie all'inserimento d'archi, d'armonica e organo che ne affievoliscono la durezza scompattandola e rendendola fortemente malinconica.
Quanto fa godere il basso iniziale di "Killing Joy", unica in cui è presenta una batteria elettronica caoticamente impazzante o quanto una celebrativa e settantiana "Alone" col suo organo dedito a un oscurantismo collassante può far riflettere nei momenti in cui si ha bisogno di incontrare se stessi? Tanto signori miei, davvero tanto.
In definitiva "Untitled" è un libro senza testo o uno spartito senza note che ha bisogno di essere assorbito pienamente per rimodellarsi al vostro interno, vi fornisce ciò che vi serve per oltrepassare la semplice normalità quotidiana, l'arte ha questo potere e qui ci troviamo di fronte a una piccola opera d'arte, è molto più difficile tentare ostinatamente di comprenderla dandole per forza un significato univoco che semplicemente viverla.
Lasciate quindi che i vari episodi facciano il loro corso e il resto verrà da sé.

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