lunedì 26 aprile 2010

SKULL BRANDED PIRATES - The Legend Of Salty Jim

Informazioni
Gruppo: Skull Branded Pirates
Anno: 2009
Etichetta: Self-Released
Autore: Mourning

Tracklist:
1. Sail To War
2. Cross-Skull Branded Thieves
3. Hempen Jig
4. Far Beyond Forever
5. The Stormed And Cursed Seas
6. The Legend Of Salty Jim
7. Blackbeard’s Last Stand
8. Sea Doggin’
9. Inside The Inn

DURATA: 33:27


Quando si parla di pirati e metal il primo pensiero riporta il glorioso monicker dei Running Wild, la band tedesca per scelta andata in pensione l'anno passato ha lasciato in eredità oltre una discografia imponente e priva di vere pecche, l'animo di chi ha solcato i mari del metallo con passione e dedizione.
Se gli Alestorm ne furono proclamati di primo acchitto i successori (per chi scrive forse con troppa fretta) e gli Swashbuckles hanno parvenza parodiale, gli Skull Branded Pirates nel loro approccio semplice e genuino per certi versi, pur non raggiungendo le vette dei Wild, ne ripercorrono almeno in parte la strada.
La band inglese fonde uno stile maideniano con tratti dell'heavy teutonico che dal punto di vista sonoro non tende sicuramente a inventare nulla ma infonde la natura classica e volitiva, adatta a dei brani che narrando di storie marineresche non possono che avere un gusto retrò.
Tracce come l'opener veloce "Cross Skull Branded Thieves", l'epicheggiante "Far Beyond Forever" o una coinvolgente "The Storm And Curses Seas" highlights del disco basterebbero per far apprezzare a dovere lo stile dei ragazzi, un connubio fra musica e teatralità che viene espressa soprattutto nella prestazione vocale di un convincente One-Ayed Wilson.
Le chitarre di Fradders The Cabin Boy/Scare-V-Knave sanno confezionare trame di valore non prive del classico richiamo al passato ma che solide si stagliano al di sopra di una ritmica. Dread Pirate Duncan al basso e Davey Blast-Bastard, che unisce una discreta tecnica a una dinamica fatta di brevi cambi precisi e indovinati.
Punto in più è la produzione che permette loro d'avere una definizione del suono più che buona, facendo in modo che i vari effetti come i colpi di cannone di "Blackbeards Last Stand" non influiscano sulla qualità delle note emesse.
Una band con attitudine piratesca divertente e rilassata, un ascolto leggero ma suonato come si deve e che non dispiacerà ai fan del filone predoni dei sette mari e affini.

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