lunedì 8 marzo 2010

VALEFAR - Perverse Pleasure



Informazioni
Gruppo: Valefar
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Autore: Akh.

Tracklist
1. Intro
2. The Eternal Sleep
3. The God That Not Exist
4. Perverse Plesure
5. Forsaken
6. Outro

DURATA: 19:12

I siciliani Valefar si presentano a noi con un Ep autoprodotto di sei tracce (intro ed outro compresi) di Bm lento ed ipnotico, dall'incedere molto old school sia per approccio che per quanto riguarda la qualita' della registrazione.
L'arpeggio iniziale ha un'atmosfera semplice e melodica volutamente incessante e ripetitiva che vuol essere uno degli incipit della band, su cui la voce rauca e sofferente si manifesta alzando un velo opaco e occulto.
"The Eternal Sleep" ha un riffing dal sapore retro' e nel suo insieme si fa piacevolmente ascoltare, la pecca a mio avviso sta nella staticita' della struttura e forse negli eccessivi stacchi fra parti acustiche ed elettriche, ma essendo un prodotto d'esordio certi allineamenti sono sicuro spariranno con il maturare dell'esperienza.

I brani si susseguono su ritmiche lente e oppressive in cui la melodia ha un ruolo principale anche sfumando certe sonorita' quasi "suiciderockeggianti" come nel caso di "The God That Not Exist", ma non fatevi un'idea sbagliata delle mie parole, l'atmosfera generale che si respira in questo ep piu' di una volta mi ha riportato alla mente gli Immortal di "Diabolical Fullmoon Mysticism" piu' per il suo incedere e per la voce (che ha fortissimi richiami ai primi anni '90 anche di scuola italica), che per la struttura dei pezzi. Succede così che "Perverse Plesure" e "Forsaken" mi riportino addietro di quasi venti anni, quando ascoltavo demo di gruppi dalla produzione approssimativa ma ricchi di pathos, cosa che aumenta nelle parti acustiche che trovo assai interessanti e ben congeniate seppur nella loro brevita'.

Un demo onesto, che va preso come prima espressione di un gruppo che puo' sicuramente migliorare, ma che ha anche interessanti spunti e qualita', lo consiglio di ascoltare a tutti coloro che hanno un reale affetto per certe sonorita' ovattate e maledettamente opache, a chi è abituato invece a super produzioni e mainstream raccomando caldamente di starne alla lontana per il bene di tutti; ma in verita' posso garantire che, anche in certe ingenuita', questo lavoro pulsa e ha un'anima.

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